giovedì 15 gennaio 2015
Odisseo nella terra dei Feaci
Odisseo, dopo aver fatto naufragio dalla terra di Ogigia, giunge nella terra di Alcinoo....ad attenderlo, a loro insaputa, stanno dolci fanciulle intente a giocare a palla.
Pensa.......Quanti extracomunitari continuano a naufragare sulla nostra terra: se te ne trovassi uno di fronte mentre giochi sulla spiaggia, ti comporteresti come Nausicaa o come le sue ancelle?
Pensi che oggi l'ospitalità esista ancora?
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Salve professoressa sono Giorgia Davì.
RispondiEliminaNausicaa è stata molto coraggiosa perché nonostante non sapesse chi fosse quell'uomo privo di vestiti, dietro il cespuglio, ordina alle ancelle di dargli del cibo e delle vesti e inseguito Nausicaa lo invita a recarsi nella sua reggia.
Se io trovassi un extracomunitario di fronte a me, mentre gioco a palla in spiaggia, avrei sicuramente paura poiché potrebbe trattarsi di un individuo intento a rapirmi o a farmi del male, visto tutto ciò che accade nel mondo.Allora bisogna fidarsi delle persone fino ad un certo punto! A mio avviso il famoso detto è giusto: "Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio."
L'ospitalità,al giorno d’oggi,non è poi tanto comune,è una cosa molto rara, poiché le persone,come me, hanno tanto paura delle persone sconosciute.
-Cordiali saluti
In effetti, i tempi sono diversi.... ma pensi che l'uomo di allora sia così diverso da quello di oggi?...... sicuramente diverso è il diritto/dovere di ospitalità verso gli stranieri.
EliminaSalve prof, sono Greta.
RispondiEliminaAi giorni nostri ci troviamo in continuo contatto con extracomunitari, ai quali, purtroppo, non diamo il giusto benvenuto.
Credo che l'idea di ospitalità si sia via via sempre più sbiadita, in quanto non abbiamo una visione a 360 gradi di ció che questa parola voglia realmente dire.
Nella civiltà antica si credeva che gli ospiti fossero sacri, in quanto venissero mandati dagli dei. Come ben sappiamo gli dei erano i capi, coloro che avevano il massimo potere e appunto per questo si pensava che trattare bene uno straniero in visita nella propria terra, avrebbe potuto compiacere le divinità. Come possiamo apprendere dall'episodio di Odisseo e Nausicaa, il nostro naufrago viene accolto a braccia aperte, gli viene offerto un banchetto ed è al centro delle attenzioni, nessuno cerca infierire, nessuno gli porge domande, ne tanto meno lo caccia via.
Ciò che mi ha colpito è stato il comportamento di Nausicaa, non tutti, la prima io, avremmo il coraggio di imbatterci con uno sconosciuto, di accompagnarlo a casa nostra, di offrirgli le vesti più belle, di dargli un letto in cui dormire o di offrirgli il pranzo e la cena. Anzi, inizieremmo subito a riempirlo di domande, che magari potrebbero soltanto infastidire o disorientare.
Mi piacerebbe ritornare ai vecchi tempi, dove tutti venivano accolti a braccia aperte e l'ospitalità non era un dovere, ma bensì un onore.
La nostra società si va evolvendo tecnologicamente, ma i gesti più stupidi e più banali che si potrebbero fare nei confronti di un ospite sono regrediti.
Buona serata:)
La tua riflessione è molto pertinente! Sono gesti semplici...banali ma ormai che si vanno sempre più perdendo....
EliminaTi invito a rileggere il testo scritto per i diversi errori morfolessicali e grammaticali....(cerca di infierire, "ne" negazione....si scrive nè...... imbatterci in..... un letto su cui.....)
Salve prof. Sono Simona.
RispondiEliminaPenso che al mondo d'oggi non ci sia più l'ospitalità di una volta. Insomma, ai tempi di Nausicaa l'ospite era considerato sacro in quanto dono di Dio, oggi, a volte, viene anche rifiutato!
Nei telegiornali non si sente altro che notizie su naufraghi che vengono in Italia in cerca di un lavoro e di una vita felice. Tutti si lamentano di questo, ma dovremmo iniziare a pensare "Ma se fossimo noi al loro posto?"
Io penso che dovremmo aiutarli, in quanto sono persone come noi che hanno solo bisogno di aiuto.
Arrivederci:)
Sintetica .... rilfessione molto scarna ma pertinente!
Eliminabuona sera prof:)...A parer mio l'ospitalità e' sempre stata uno dei valori più importanti per l'uomo!! purtroppo oggi il significato e l'importanza di questo principio, si vanno dissolvendo sempre più. se mentre stessi giocando a palla con delle amiche ,mi dovessi ritrovare davanti un extracomunitario, non sarei affrettata nel dare la mia opinione su di lui in quanto e' per me uno sconosciuto!! proverei ad ascoltarlo e magari a capire quali avventure lo hanno portato da me. come dico sempre..."non si giudica mai un libro dalla copertina"! io sinceramente non so se mi sarei comportata come Nausicaa! mi e' piaciuto davvero molto il fatto che lei abbia accolto nella sua reggia con tanta ospitalità Ulisse, ma ritengo che sia stata un po troppo affrettata nell'esprimere un parere su di lui!! concludo col dire che da quei tempi alla civiltà odierna, per quanto riguarda l'ospitalità, siano cambiate un po' di cose. ad esempio il fatto che anticamente gli ospiti erano ritenuti sacri , in quanto si credeva fossero inviati dagli dei, mentre oggi possiamo affermare che l'ospitalità sia diventata purtroppo un raro episodio!!
RispondiElimina-Federica:)...aspetto con ansia la prossima domanda ahah mi piace troppo scrivere le mie opinioni personali su questo blog!
Certamente Federica! Ogni avventura ....una riflessione! Controlla la punteggiatura perchè vedo che dopo il punto manca la MAIUSCOLA ;O)
EliminaBuonasera prof! Sono Valeria.
RispondiEliminaIl concetto di ospitalità del mondo greco è indubbiamente differente da quello attuale. E' ovvio che le tradizioni nel tempo tendano a cambiare, però, oso andare in antitesi con i miei compagni: Per quanto riguarda gli extracomunitari, sono dell'idea che la Sicilia stia facendo il possibile per evitare che i nostri mari diventino dei veri e propri cimiteri, purtroppo, però, talvolta i pochi fondi e la disorganizzazione rendono impossibile un'adeguata ospitalità.
L'ospite non sarà più ''sacro'' come una volta, ma gli abitanti di Lampedusa hanno fatto l'impossibile, spesso senza trovare l'appoggio dell'intera Italia.
In merito alla domanda che lei ha fatto, se io trovassi un extracomunitario sulla spiaggia come Nausicaa, mi allontanerei perché è bene non interagire con gli sconosciuti, ma chiamerei o la polizia o un'ambulanza.
Detto questo, buonanotte prof :)
Molto bene, Valeria! Ottimo suggerimento.....bisogni essere prudenti ai giorni nostri!
EliminaBuonasera prof sono giuliana!
RispondiEliminabeh se io mi trovassi nelle condizioni di nausica sicuramente sarei un pò spaventata perché é una persona che non conosco ma sicuramente non scapperei come le ancelle ma,facendomi coraggio, lo aiuterei magari offrendogli un pasto caldo e un posto dove dormire e l'indomani lo porterei alla polizia o a delle persone che possano aiutarlo;
Di certo la situazione del mondo greco in merito all'ospitalità é molto cambiata rispetto ad adesso infatti prima anche se non si conosceva dovevi ospitare quella persona che aveva bisogno di aiuto mentre adesso ce ne freghiamo un pò tutti (a mio avviso cosa sbagliatissima) secondo me per alcuni aspetti bisognerebbe tornare a quel bellissimo Mondo che racchiude dentro di sé bellissime emozioni e tanta forza,tanto coraggio e tanto tanto amore
Giuliana, controlla la scrittura: manca il compl. oggetto (Odisseo), Nausicaa con la maiuscola..... la punteggiatura (manca ; prima di infatti e la virgola dopo...).
RispondiEliminaPertinente il commento!
Io non avrei la spavalderia e la tranquillità di nausica, forse mi comporterei come hanno fatto le ancelle, ma con un pizzico in più di curiosità.. se devo essere sincera mi sarei presentata ma non avrei fatto più di tanto.. forse per paura di chi non conosco.
RispondiEliminaPenso che oggi l'ospitalità non sia più così importante e rispettosa, rispetto a come era ai tempi di odisseo.
Oggi gli extracomunitari non vengono accolti tutti allo stesso modo. C'è ancora gente che li descrimina e chi prova disprezzo verso colui che è diverso e c`è gente che ha buon senso e che capisce che siamo tutti esseri umani, e che tutti dobbiamo almeno portare rispetto uno verso l'altro. Ne ho testimonianza di questo. Mio padre proviene dall'India ed è qui in italia da ben 23 anni, è scappato dal suo paese a causa delle continue guerre. All'inizio è stata dura per lui ambientarsi in un paese sconosciuto, dove è tutto nuovo, ma soprattutto è difficile ricominciare tutto d`accapo. Adesso ha una famiglia, un lavoro e ha tante persone che provano rispetto e fiducia nei suoi confronti.. ovviamente esistono ancora persone che descriminano, ma la vita va avanti. Detto questo penso che i doveri dell'ospitalità verso gli extracomunitari non vengono sempre rispettati, non da tutti.
Un abbraccio, Annalisa.
Grazie, Annalisa, per averci raccontato la tua esperienza personale! Sicuramente occorre da entrambe le parti accoglienza e rispetto sopratutto nei confronti di quelli che "sentiamo" diversi da noi.
EliminaControlla l'ortografia perchè vedo diversi errori..... (d'accapo....)
Buongiorno prof, sono Chiara!
RispondiEliminaInnanzitutto, sono dell'idea che il comportamento di Nausicaa, così coraggiosa e compassionevole verso Odisseo, vada al di là di ogni pregiudizio...insomma, non è da tutti offrire ospitalità ad un perfetto sconosciuto!
Oggi, tramite i giornali e i TG, veniamo a conoscenza del fatto che ogni giorno, sbarcano sulle nostre coste migliaia di immigrati in fuga dalle loro terre, devastate dalle guerre e dalle dittature; essi, disperati, cercano un po' di serenità per loro stessi e i propri figli.
Per questo, se giocando in spiaggia trovassi un extracomunitario bisognoso di aiuto, per prima cosa cercherei supporto nell' esperienza di un adulto, poi gli presterei un primo soccorso e, successivamente, lo indirizzerei verso il Centro d'Accoglienza Immigrati più vicino, dove potrà trovare ospitalità e conforto.
Riguardo l' ospitalità e l' accoglienza nei confronti degli immigrati, penso che esse siano delle questioni profonde, che abbiano come "vittime" sia gli immigrati stessi, sia coloro che li accolgono.
Gli immigrati, perchè ovviamente è difficile scegliere di lasciare la propria patria, i propri familiari e i propri averi, nella speranza di migliorare la propria condizione.
Coloro che li accolgono, ossia i nostri conterranei, perchè si trovano a dover soddisfare i bisogni fisici e psicologici dell' Altro, spesso senza l' appoggio dello Stato. Pertanto, concludo dicendo che la mia ammirazione va sopratutto nei confronti di quest' ultimi, e tutta la mia solidarietà nei confronti dei primi.
Buona giornata!
Molto bene, Chiara! (........quest'ultimi è preferibile non apostrofare perchè l'elisione è rara in questo caso a meno ché la marca della vocale finale e iniziale non sia uguale)
EliminaSalve prof, sono Alessia.
RispondiEliminaPenso che mi spaventerei al giorno d'oggi a trovarmi una persona in quelle condizioni, nuda come Ulisse. Oggi in particolare si aiutano molto tutte quelle persone che giungono nel nostro paese a chiedere aiuto perchè nella loro terra per ora c'e guerra e di conseguenza povertà. In televisione vediamo molti italiani che aiutano i naufraghi a scendere dalle barche e a portarli in città, io se fossi al posto loro li aiuterei ma da una parte sono anche intimorita perchè venendo da paesi come l'Africa portano anche molte malattie ed " infettano" il nostro paese.
Alla fine questi immigrati non si integrano del tutto perchè li escludono mettendoli anche in abitazioni riservate solo a loro, per molte persone questo sta bene visto che non gli da peso ma loro così passeranno la vita sempre emarginati e non si integreranno mai.
Noi già rispetto altri paesi li ospitiamo ma potremmo fare di più secondo me integrandoli
In caso di epidemia, chiunque "infetterebbe" qualora provenisse da un paese contagiato..... Questo prescinde dal fattore integrazione che è un problema serio! Attenzione alla scrittura perchè noto un lessico non molto curato e un'esposizione poco organica.
EliminaBuon pomeriggio prof., sono Elia.
RispondiEliminaSinceramente, anche io mi sarei impaurito molto nel vedere un uomo privo di vesti e dall'aspetto selvaggio,in spiaggia o da qualunque altra parte. Forse, scappare come hanno fatto le ancelle è un pochino eccessivo. Apprezzo il coraggio di Nausicaa, che senza esitare, si fa avanti e cerca di aiutare lo sconosciuto, pur non conoscendone le intenzioni. Se mi trovassi in una simile situazione, sicuramente mi preoccuperei moltissimo, mi allontanerei dalla zona, ma senza perdere di vista l'uomo e cercherei subito aiuto. Oggi, fatti simili, potrebbero accadere facilmente, visti i continui sbarchi di moltissimi immigrati, che sperano di arrivare da noi e migliorare la loro vita.
Durante il periodo degli antichi greci, come sappiamo, l'ospite era considerato sacro, oggi forse un po' meno, ma soprattutto noi gente del Sud, sentiamo ancora il bisogno e il piacere, nell'accogliere chi è più debole. Forse, però, visti gli ultimi fatti accaduti, si ha più paura degli "sconosciuti", si è più diffidenti, ma non per questo, lasciamo che il mare diventi il cimitero di questa povera gente, che vuole soltanto un futuro migliore per sé e per i propri cari, proprio come gli Italiani di un po' di tempo fa. Purtroppo, mi sa che i tempi non siano cambiati tantissimo, infatti ancora oggi, siamo costretti ad andare via dal nostro Paese per migliorare.
Non vi sembra che abbiamo qualcosa in comune?
Cordiali saluti
Elia
Grazie Elia per il tuo bel contributo! Riuscire a cogliere il senso del passato per rivederlo nel presente, ci aiuta a capire da dove veniamo e verso dove andiamo, sperando di non commettere gli errori dei nostri antenati...
RispondiElimina;O)
Buona sera prof, sono GIulia:)
RispondiEliminaAl giorno d'oggi l'ospitalità non è la prima cosa che sfiora la mente degli uomini troppo occupati a lavorare, studiare o farsi i fatti loro invece di preoccuparsi per coloro che hanno bisogno. Se dovesse capitarmi di icontrare un extracomunitario non so se mi comporterei come le ancelle o come Nausicaa, forse gli andrei vicino per presentarmi e chiedergli se vuole dell'acqua o del cibo e magari chiederei informazioni per una sua sistemazione.Magari una voota sistemato lo andrei a trovare quando mi è possibile per vedere se viene trattato bene, se ha tutto ciò di cui ha bisogno, magari farei come ha fatto Il piccolo principe: mi prenderei cura di lui ma sempre da lontano perchè, ne sono certa, non lo porterei mai in casa mia più per una cosa di rispetto perchè non vorrei farlo senitre a diagio o fuori posto. Detto questo spero di essere riuscita ad esprimenre la mia idea e la mia opinione.
Buona serata
-Giulia
Molto bene, Giulia! Controlla la punteggiatura....
RispondiEliminaSalve prof sono Salvatore ,
RispondiEliminaBe io credo che Nausica sia stata molto coraggiosa a prestare soccorso ad Ulisse , io penso che farei la stessa cosa , ma per il momento sono solo parole , comunque anche se un tempo l'ospitalità era sacra , ai nostri tempi bisogna stare attenti a chi si aiuta , per esempio una volta la zia di un mio ex compagno delle medie è stata derubata da 2 immigrati che aveva ospitato , oppure si può prendere come esempio gli sbarchi avvenuti in Sicilia con l'operazione Mare nostrum , che da quanto ho potuto constatare dai giornali è stata bloccata per allerta terrorismo , quindi si , aiuterei un uomo in queste condizioni , ma per sicurezza preferirei accompagnarlo insieme ad un adulto in un commissariato , per accertamenti .
Cordiali saluti ,
Salvatore .
Giusta considerazione, Salvatore!
EliminaCerca di rispettare la punteggiatura....quasi del tutto assente!
sono Claudia G.
RispondiEliminaPenso che Nausicaa sia stata molto coraggiosa a non essere scappata alla vista di Ulisse, accogliendolo in casa propria dandogli dei Salve professoressa,
vestiti puliti e facendolo partecipare al banchetto.
Secondo me questo tipo di ospitalità oggi non esiste più, perché le paure e i rischi sono molteplici.
Infatti, trovandosi di fronte un extracomunitario, ci si limita a fargli una piccola elemosina senza però invitarlo a casa propria per paura che possa rubare qualcosa di valore oppure fare del male ai propri cari. All’epoca, l’ospite era sacro, veniva trattato quasi come un dio da venerare e tutto ciò di cui aveva bisogno gli veniva dato. Oggi, per colpa di tutto ciò che sentiamo accadere nel mondo attraverso i telegiornali, non si dà più fiducia a nessuno, tanto meno a persone sconosciute. Quindi, se io mi fossi trovata al posto di Nausicaa, avrei ignorato l’extracomunitario ( in quel caso Ulisse) e me ne sarei andata via velocemente. Sarebbe bello se tutti avessimo nuovamente fiducia reciproca e fossimo pronti ad aiutare e ad accogliere le persone più bisognose di cure e attenzione.
Molto bene, Claudia! A parte i "Salve professoressa" inserito nel testo...eh eh eh
EliminaSalve prof, sono Martina Gervasi.
RispondiEliminaNell'antichità l'ospitalità rappresentava un legame durevole di solidarietà, che si manifestava con uno scambio di beni e favori. Oggi l'ospitalità non si verifica più spesso in quanto i tempi sono diversi e di conseguenza anche alcuni comportamenti. In questo periodo si ha più paura dei nostri coetanei, e affidare la propria disponibilità ad uno sconosciuto non è più possibile.
Appunto per questo penso che Nausicaa sia stata davvero coraggiosa; anche se i tempi sono diversi, penso che i pericoli di adesso, siano gli stessi di allora.
Io, trovandomi di fronte ad un extracomunitario, proverei semplicemente a metterlo a proprio agio dandogli dell'acqua o del cibo, ma non ad ospitarlo a casa mia senza sapere effettivamente chi sia.
Purtroppo questi atteggiamenti si assumono in conseguenza ai comportamenti che alcune persone hanno. Oramai nei giornali e TG si sentono davvero tante storie che ci lasciano sbigottiti e se solo tutti quanti fossimo pronti ad aiutare l'altro sono sicura che il mio atteggiamento (come penso quelli di altri) cambierebbe.
Cordiali saluti professoressa!
Bene!
EliminaSalve prof, sono Silvia Lo Coco.
RispondiEliminaNausicaa si rivela molto coraggiosa e ospitale nei confronti di Odisseo, dato che pur essendo uno sconosciuto, lo accoglie nella sua reggia per aiutarlo.
Penso che se trovassi un extracomunitario in spiaggia in un primo momento reagirei come le ancelle di Nausicaa, ma poi cercherei di aiutarlo, sempre però in modo distaccato, visto che la prudenza non è mai troppa.
Oggi è molto difficile trovare una persona disposta ad aiutare uno straniero, perchè non sei mai sicuro di chi ti trovi davanti...forse per questo si è sempre meno ospitali!
Buona serata.
Vero!
EliminaSalve prof,sono Claudia Delmonte.
RispondiEliminaNausicaa é stata molto coraggiosa ad ospitare un uomo che non conosceva. Nell'antichità si dava molta più fiducia alle persone, ci si fidava più spesso, e penso che questa non sia una cosa tanto positiva, perché non si sa mai chi ti puoi aspettare. Se mi si presentasse un extracomunitario in spiaggia mentre gioco a palla, non gli negherei il mio aiuto se ne avesse bisogno, ma non credo di dare ospitalità, soprattutto, in questi tempi che si sentono molte cose brutte.
Buona serata
In effetti..hai ragione!
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