Salve prof, in questo primo capitolo del romanzo, Don Abbondio rivela essere un personaggio quasi privo di personalità, vile e codardo, incapace di assumersi le proprie responsabilità e sempre alla ricerca di "protezione" da parte dei più forti. Non mi è mai capitato di incontrare qualcuno che, caratterialmente, assomigliasse a lui, ma sono del parere che un piccolo "Don Abbondio" stia dentro ognuno di noi. Sia che si parli di ragazzi, sia che si parli di adulti, c'è sempre la tentazione di "scappare" o di non assumersi le proprie responsabili e di colpevolizzare gli altri, perché è più facile screditare gli altri che non sè stessi. Ovviamente è giusto dare una seconda possibilità a tutti ed é ciò che voglio fare con Don Abbondio, chissà magari nel corso della storia maturerà e riuscirà a riscattarsi!
Buonasera prof, finalmente ripartiamo con il blog! Ricollegandomi alla sua domanda, purtroppo mi è capitato varie volte di incontrare persone vigliacche, codarde ed eccessivamente insicure, tanto da sottostare alla volontà degli altri senza nemmeno provare, in qualche modo, a reagire. Tutti talvolta, non sapendo come comportarci di fronte ad una situazione sgradevole, adottiamo un po' il metodo di don Abbondio, ossia quello di sfuggire ai nostri problemi, non risolvendo gli stessi, e non assumendoci le nostre responsabilità; scegliamo quindi, la via più facile, ma anche la più sbagliata. Abbattersi è umano, ma ognuno di noi dovrebbe affrontare le difficoltà della vita senza avere timore di niente e di nessuno, portando avanti i propri ideali e le proprie opinioni. Questo è il mio pensiero, spero che lei sia d’ accordo con me. :) A domani! -Chiara Giuliano
Salve prof:) Nel corso della mia vita non ho mai incontrato un "Don Abbondio"! Per me un "Don Abbondio" e' una persona codarda e debole che non ha il coraggio di assumersi le sue responsabilita' e che essendo consapevole della sua debolezza cerca una sorta di sicurezza da parte di uomini piu' potenti di lui. Se mi dovesse capitare di incontrare una persona con un carattere come quello di questo personaggio dei Promessi Sposi, penso proprio che la aiuterei cercando di farle capire che bisogna essere sicuri di sè anche quando si ha a che fare con gente piu' potente, e che bisogna assumersi le proprie responsabilita' al fine di essere una persona matura!
Salve prof In vita mia non mi é mai capitato d'incontrare una persona come don Abbondio. Ognuno di noi é un pò insicuro come don Abbondio e per non crearsi problemi obbedisce alla persona della quale ha timore e si sente in soggezione. A volte non ci rendiamo nemmeno conto d'essere codardi davanti a qualcuno e così sbagliamo e non lo sappiamo. Se dovessi mai incontrare una persona così l'aiuterei sicuramente a farle notare dove sbaglia e come dovrebbe comportarsi per sumerare questa sua insicurezza con la persona che la "sottomette". Arrivederci:) -Alessia
Salve professoressa! :) Don Abbondio è senz'altro il personaggio più popolare dei Promessi Sposi, nonchè il primo ad essere presentato. E' la figura con cui Manzoni sfoggia tutta la sua capacità comica; la figura di Don Abbondio è infatti comicizzata da una serie di eccessi inaccetabili, nonostante siano causati da debolezze legate alle situazioni del tempo e dunque causa di condizionamenti storici da cui è difficile sottrarsi. Questi eccessi sono evidenziati soprattutto dal confronto con i personaggi inseriti nel suo stesso contesto sociale ma culturalmente inferiore, come vediamo nel dialogo tra Perpetua e Don Abbondio, in cui si rivela e viene messo in particolare risalto ancora il carattere schivo e pauroso del prete. Riflettendo bene, mi è capitato spesso di incontrare persone egoiste ed opportuniste, che per il loro bene procurano del male al prossimo. Ho soprattutto incontrato persone apparentemente buone ma che in fondo erano false e prepotenti. Sostengo, però, che sia giusto alla fine dare una seconda chance a chiunque.
Salve prof :) Personalmente non mi è capitato di incontrare persone come Don Abbondio,codardo e fragile,un vaso di terracotta costretto a viaggiare in compagnia di molti vasi di ferro,che pur di non assumersi le proprie responsabilità cerca protezione dai più forti. Penso che a ognuno di noi è capitato di sfuggire dai problemi non assumendosi le proprie responsabilità,proprio come Don Abbondio,a volte senza nemmeno rendersi conto,e magari incolpevolizzando gli altri. Penso anche,che una seconda possibilità vale la pena concederla a tutti,sia chi ha sbagliato,sia chi l'ha ricevuto.
Salve prof.,sono Elia. Conosco una persona che mi ricorda veramente molto Don Abbondio. Siamo amici da quando avevamo poco più di cinque anni, è ancora oggi, una persona a me molto cara. Ha in comune con Don Abbondio, la codardia, la fragilità, l'insicurezza. É una persona che si dedica moltissimo alla lettura, agli studi in generale, ma non riesce a comunicare, a socializzare con i suoi coetanei. Forse l'avere iniziato troppo piccolo ad avere interesse esagerato per gli studi, forse a causa di un'educazione un po' rigida, oggi si ritrova ad essere considerato da tutti, un po' "particolare". É spesso preso di mira, oggetto di derisione, allora si impaurisce, i suoi occhi sono bassi, suda, diventa rosso e balbetta. Ha degli atteggiamenti non proprio tipici si un ragazzo della sua età, sembra un sessantenne o forse più. A volte penso che avrebbe potuto vivere in qualunque secolo tranne che nel ventunesimo! Non è capace di difendersi e si fa sottomettere molto facilmente. Più volte, per prendere le sue difese, mi sono trovato coinvolto in situazioni spiacevoli. Mi fa molta tenerezza, ma a volte mi delude, perché pur di tirarsi fuori da situazioni poco facili, non esita a mettere gli amici, me compreso, in cattiva luce. A malincuore, sto cercando di frequentarlo più raramente, ma il pensiero di saperlo a casa da solo, mentre io sono con gli amici, mi fa stare male parecchio! Vorrei poterlo proteggere e difendere dai suoi compagni che lo deridono, dalla cattiveria del mondo, ma non è facile neanche per me. Spero che poco alla volta, riesca a modificarsi, che si fortifichi e che possa riuscire a farsi benvolere.
Basta semplicemente fargli vedere che tu sei diverso da lui...poi se vorrà sarà lui a prendere esempio da te! Non si cambiano le persone....cambiano solo se vogliono in cuor loro veramente cambiare ;O)
Salve Prof, sono Claudia Giambona. Personalmente non ho mai incontrato una persona come Don Abbondio, ma ho sentito molti parenti e adulti lamentarsi di alcune loro conoscenze un po’ vigliacche e incapaci di prendere una posizione. Secondo me bisognerebbe sempre esprimere la propria opinione, accettando la possibilità di perdere un’amicizia o una persona a noi cara. Da un lato mi rendo conto che non è sempre facile assumersi le proprie responsabilità dicendo delle verità un po’ scomode oppure schierandosi da una parte o dall’altra all’interno di una discussione. Dall’altro lato però non ci si può sempre nascondere fingendo di essere indifferenti per evitare di litigare con le due parti. La vera amicizia si basa sulla sincerità e sulla libertà di dire ciò che si vuole al proprio amico del cuore senza rischiare di perderlo. Cordiali saluti :).
Salve prof, sono Martina Romano. Il primo personaggio che incontriamo ne "I Promessi Sposi" è Don Abbondio. Da quanto abbiamo notato è una persona pacifica, tranquilla e che non vuole pensieri e noie, ma è anche debole e non sa assumersi le proprie responsabilità. Queste ultime parole lo rispecchiano nell'incontro con i Bravi, gli scagnozzi di Don Rodrigo, quando gli dicono che dovrà cancellare il matrimonio dei due innamorati. Personalmente persone così non ne ho mai incontrate e spero di non incontrarle proprio adesso. Le auguro una buona serata :)
Ciò che detesto di Don Abbondio non è tanto la remissività, la codardia, o l'oziosità della persona, bensì la vacuità e superficialità del suo animo. Pensiamo a come ci viene presentato: un prete di poco conto, che non cerca guai, che ogni giorno fa la solita ronda con il Vangelo stretto in mano. Va bene, fino a qui non c'è nulla di particolare, sino a quando non arrivano i bravi: due uomini con pistole e mustacchi, simili ai tipici "banditi", che lo minacciano e lo intimoriscono perché "questo matrimonio non s'ha da fare". Lui ha paura, cerca di scendere a patti, trema, e fin qui lo si può anche arrivare a comprendere. La cosa che veramente fa rabbia in Don Abbondio è la sua incapacità di portare a termine un compito: ha intrapreso la scelta di essere prete, e viene meno ai suoi doveri alla prima difficoltà! Non ci si aspetta un grande sforzo di coraggio, ma per lo meno un atto di coerenza verso il cammino intrapreso. Ma ovviamente, siccome oltre che codardo ed incoerente è anche pigro, ha scelto di diventar prete per comodità propria. Ah! Proprio una bella persona! Se ho mai incontrato qualcuno come lui nel corso della vita? Dio, quanto vorrei non averlo fatto! -Valeria
Salve prof, sono Giorgia Marrone. Don Abbondio è il primo personaggio che incontriamo nei Promessi Sposi, ed è un personaggio fifone e codardo. E' il classico uomo che teme quelli più potenti di lui, e che cerca sempre un appiglio o una protezione. Mi è capitato di incontrare qualcuno come lui: un ragazzo codardo e pieno di insicurezze che, pur di non affrontare le brutte situazioni, trovava mille modi per giustificarsi e tirarsi indietro, lasciando che gli altri si occupassero dei suoi problemi. Grazie a questa esperienza, ho imparato ad "aprirmi gli occhi", e a circondarmi di persone mature e giudiziose. Spero di non incontrare mai più un "Don Abbondio"! Cordiali saluti e bentornata :)
Don Abbondio rappresenta uno dei protagonisti della storia, nonché il curato incaricato di sposare Renzo e Lucia. Emerge, sin dalle prime pagine di questo romanzo, questo suo carattere molto debole e facile da sopraffare. Difatti soccomberà a ciò che i Bravi gli ordineranno per paura delle ripercussioni che il suo disubbidire potrebbe far incombere sulla sua persona. Non compiendo il matrimonio dei due promessi sposi, si comprende quanto egli sia chiuso nella sua paura e nell'egoismo, poiché pur di scampare ai guai, viene meno al suo incarico di prete. Infatti lo stesso Manzoni lo paragona ad un vaso di terracotta costretto a viaggiare in compagnia di molti vasi di ferro, mettendo così in rilievo la sua fragilità. Di codardi in questa società se ne possono inconterare molti, anche se a me non è mai capitato di ritrovarmi in una situazione in cui ci fosse un “Don Abbondio”, ma sicuramente le caratteristiche di quest'uomo sono presenti in ognuno di noi, chi più e chi meno. Cordiali saluti!
Buona sera prof,sono Emanuele. Se ho mai incontrato un "Don Abbondio"? Magari non l'ho mai incontrato in carne ed ossa, ma forse l'ho sentito nominare da parte di amici, parenti o altre persone. In realtà la verità è che io, in parte, sono come Don Abbondio: una persona lavativa, che si impiccia poco e che ha paura di immischiarsi nei problemi altrui. Ho timore, infatti, che nel tempo questo mio carattere possa rendermi più lavativo di quanto io non sia già. Perciò, cara professoressa, sì, ho incontrato personalmente un Don Abbondio. Buon proseguimento di serata.
Salve prof sono Salvo. Fino al punto in cui ci siamo fermati a leggere il romanzo, Don Abbondio Si è sempre dimostrato un personaggio vile e codardo. Io non ho mai incontrato un Don Abbondio, ma penso che in certe situazioni tutti diventiamo come lui, dato che essere umani, avvolte vuol dire purtroppo anche questo.Comunque spero che Don Abbondio nel corso del romanzo riesca a riscattarsi. Buona serata.
Salve prof sono giuliana in questo primo capitolo don Abbondio si presenta come un personaggio privo di personalità, codardo e che ha bisogno dell'appoggio dei più forti. Se nella mia vita ho incontrato dei don Abbondio? Penso di si. Ci sono molte persone avare e codarde che si sentono più forti perché hanno amicizie all'interno dell'ambito lavorativo o scolastico. penso che queste persone non abbiamo compreso che senza i più forti che li aiuteranno non saranno nessuno quindi dovrebbero iniziare a rendersi conto che non hanno bisogno di altre persone ma che si può diventare grandi anche da soli
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RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaSalve prof, in questo primo capitolo del romanzo, Don Abbondio rivela essere un personaggio quasi privo di personalità, vile e codardo, incapace di assumersi le proprie responsabilità e sempre alla ricerca di "protezione" da parte dei più forti.
RispondiEliminaNon mi è mai capitato di incontrare qualcuno che, caratterialmente, assomigliasse a lui, ma sono del parere che un piccolo "Don Abbondio" stia dentro ognuno di noi.
Sia che si parli di ragazzi, sia che si parli di adulti, c'è sempre la tentazione di "scappare" o di non assumersi le proprie responsabili e di colpevolizzare gli altri, perché è più facile screditare gli altri che non sè stessi.
Ovviamente è giusto dare una seconda possibilità a tutti ed é ciò che voglio fare con Don Abbondio, chissà magari nel corso della storia maturerà e riuscirà a riscattarsi!
Buona serata:)
Responsabilità**
EliminaBene, Greta! Attenta agli errori di grammatica: "se stessi"..
EliminaBuonasera prof, finalmente ripartiamo con il blog!
RispondiEliminaRicollegandomi alla sua domanda, purtroppo mi è capitato varie volte di incontrare persone vigliacche, codarde ed eccessivamente insicure, tanto da sottostare alla volontà degli altri senza nemmeno provare, in qualche modo, a reagire.
Tutti talvolta, non sapendo come comportarci di fronte ad una situazione sgradevole, adottiamo un po' il metodo di don Abbondio, ossia quello di sfuggire ai nostri problemi, non risolvendo gli stessi, e non assumendoci le nostre responsabilità; scegliamo quindi, la via più facile, ma anche la più sbagliata.
Abbattersi è umano, ma ognuno di noi dovrebbe affrontare le difficoltà della vita senza avere timore di niente e di nessuno, portando avanti i propri ideali e le proprie opinioni.
Questo è il mio pensiero, spero che lei sia d’ accordo con me. :)
A domani!
-Chiara Giuliano
Concordo, Chiara!
EliminaSalve prof:)
RispondiEliminaNel corso della mia vita non ho mai incontrato un "Don Abbondio"! Per me un "Don Abbondio" e' una persona codarda e debole che non ha il coraggio di assumersi le sue responsabilita' e che essendo consapevole della sua debolezza cerca una sorta di sicurezza da parte di uomini piu' potenti di lui.
Se mi dovesse capitare di incontrare una persona con un carattere come quello di questo personaggio dei Promessi Sposi, penso proprio che la aiuterei cercando di farle capire che bisogna essere sicuri di sè anche quando si ha a che fare con gente piu' potente, e che bisogna assumersi le proprie responsabilita' al fine di essere una persona matura!
Federica :)
RispondiEliminaBene, Federica! Ritieniti fortunata perchè in giro di Don Abbondio ce ne stanno veramente tanti...
EliminaSalve prof
RispondiEliminaIn vita mia non mi é mai capitato d'incontrare una persona come don Abbondio. Ognuno di noi é un pò insicuro come don Abbondio e per non crearsi problemi obbedisce alla persona della quale ha timore e si sente in soggezione.
A volte non ci rendiamo nemmeno conto d'essere codardi davanti a qualcuno e così sbagliamo e non lo sappiamo.
Se dovessi mai incontrare una persona così l'aiuterei sicuramente a farle notare dove sbaglia e come dovrebbe comportarsi per sumerare questa sua insicurezza con la persona che la "sottomette".
Arrivederci:)
-Alessia
Bene, Alessia! L'ultima parte del tuo commento è poco scorrevole..
EliminaSalve professoressa! :)
RispondiEliminaDon Abbondio è senz'altro il personaggio più popolare dei Promessi Sposi, nonchè il primo ad essere presentato.
E' la figura con cui Manzoni sfoggia tutta la sua capacità comica; la figura di Don Abbondio è infatti comicizzata da una serie di eccessi
inaccetabili, nonostante siano causati da debolezze legate alle situazioni del tempo e dunque causa di condizionamenti storici da cui è difficile
sottrarsi. Questi eccessi sono evidenziati soprattutto dal confronto con i personaggi inseriti nel suo stesso contesto sociale ma culturalmente
inferiore, come vediamo nel dialogo tra Perpetua e Don Abbondio, in cui si rivela e viene messo in particolare risalto ancora il carattere schivo e pauroso del prete.
Riflettendo bene, mi è capitato spesso di incontrare persone egoiste ed opportuniste, che per il loro bene procurano del male al prossimo. Ho soprattutto
incontrato persone apparentemente buone ma che in fondo erano false e prepotenti. Sostengo, però, che sia giusto alla fine dare una seconda chance a chiunque.
-Giorgia Davì
Ottimo, Giorgia!
EliminaSalve prof :)
RispondiEliminaPersonalmente non mi è capitato di incontrare persone come Don Abbondio,codardo e fragile,un vaso di terracotta costretto a viaggiare in compagnia di molti vasi di ferro,che pur di non assumersi le proprie responsabilità cerca protezione dai più forti.
Penso che a ognuno di noi è capitato di sfuggire dai problemi non assumendosi le proprie responsabilità,proprio come Don Abbondio,a volte senza nemmeno rendersi conto,e magari incolpevolizzando gli altri.
Penso anche,che una seconda possibilità vale la pena concederla a tutti,sia chi ha sbagliato,sia chi l'ha ricevuto.
Buona serata,a domani :)
-Laura
Bene, Laura! ...."una seconda possibilità vale la pena concederla a tutti, sia A chi ha sbagliato, sia A chi...."!
EliminaSalve prof.,sono Elia.
RispondiEliminaConosco una persona che mi ricorda veramente molto Don Abbondio.
Siamo amici da quando avevamo poco più di cinque anni, è ancora oggi, una persona a me molto cara.
Ha in comune con Don Abbondio, la codardia, la fragilità, l'insicurezza.
É una persona che si dedica moltissimo alla lettura, agli studi in generale, ma non riesce a comunicare, a socializzare con i suoi coetanei. Forse l'avere iniziato troppo piccolo ad avere interesse esagerato per gli studi, forse a causa di un'educazione un po' rigida, oggi si ritrova ad essere considerato da tutti, un po' "particolare".
É spesso preso di mira, oggetto di derisione, allora si impaurisce, i suoi occhi sono bassi, suda, diventa rosso e balbetta. Ha degli atteggiamenti non proprio tipici si un ragazzo della sua età, sembra un sessantenne o forse più.
A volte penso che avrebbe potuto vivere in qualunque secolo tranne che nel ventunesimo!
Non è capace di difendersi e si fa sottomettere molto facilmente.
Più volte, per prendere le sue difese, mi sono trovato coinvolto in situazioni spiacevoli.
Mi fa molta tenerezza, ma a volte mi delude, perché pur di tirarsi fuori da situazioni poco facili, non esita a mettere gli amici, me compreso, in cattiva luce.
A malincuore, sto cercando di frequentarlo più raramente, ma il pensiero di saperlo a casa da solo, mentre io sono con gli amici, mi fa stare male parecchio!
Vorrei poterlo proteggere e difendere dai suoi compagni che lo deridono, dalla cattiveria del mondo, ma non è facile neanche per me.
Spero che poco alla volta, riesca a modificarsi, che si fortifichi e che possa riuscire a farsi benvolere.
Cordiali saluti
Elia
Si i
Basta semplicemente fargli vedere che tu sei diverso da lui...poi se vorrà sarà lui a prendere esempio da te! Non si cambiano le persone....cambiano solo se vogliono in cuor loro veramente cambiare ;O)
EliminaTutti i vostri commenti sono sinceri e molto interessanti:-) bentornati nel blog!
RispondiEliminaCiao ragazzi, questa è una prova per verificare se il blog funziona.... pubblicate sempre scegliendo la voce "anonimo"...
RispondiEliminaMi sembra che tutto funzioni perfettamente!
RispondiEliminaA VOI la parola!!!
Prof. Cricchio
Salve Prof, sono Claudia Giambona.
RispondiEliminaPersonalmente non ho mai incontrato una persona come Don Abbondio, ma ho sentito molti parenti e adulti lamentarsi di alcune loro conoscenze un po’ vigliacche e incapaci di prendere una posizione. Secondo me bisognerebbe sempre esprimere la propria opinione, accettando la possibilità di perdere un’amicizia o una persona a noi cara.
Da un lato mi rendo conto che non è sempre facile assumersi le proprie responsabilità dicendo delle verità un po’ scomode oppure schierandosi da una parte o dall’altra all’interno di una discussione. Dall’altro lato però non ci si può sempre nascondere fingendo di essere indifferenti per evitare di litigare con le due parti.
La vera amicizia si basa sulla sincerità e sulla libertà di dire ciò che si vuole al proprio amico del cuore senza rischiare di perderlo.
Cordiali saluti :).
Ottimo commento, Claudia!
EliminaSalve prof, sono Martina Romano.
RispondiEliminaIl primo personaggio che incontriamo ne "I Promessi Sposi" è Don Abbondio. Da quanto abbiamo notato è una persona pacifica, tranquilla e che non vuole pensieri e noie, ma è anche debole e non sa assumersi le proprie responsabilità. Queste ultime parole lo rispecchiano nell'incontro con i Bravi, gli scagnozzi di Don Rodrigo, quando gli dicono che dovrà cancellare il matrimonio dei due innamorati. Personalmente persone così non ne ho mai incontrate e spero di non incontrarle proprio adesso.
Le auguro una buona serata :)
Martina cara, il mondo è pieno di persone così! Sei fortunata!!
EliminaCiò che detesto di Don Abbondio non è tanto la remissività, la codardia, o l'oziosità della persona, bensì la vacuità e superficialità del suo animo.
RispondiEliminaPensiamo a come ci viene presentato: un prete di poco conto, che non cerca guai, che ogni giorno fa la solita ronda con il Vangelo stretto in mano. Va bene, fino a qui non c'è nulla di particolare, sino a quando non arrivano i bravi: due uomini con pistole e mustacchi, simili ai tipici "banditi", che lo minacciano e lo intimoriscono perché "questo matrimonio non s'ha da fare". Lui ha paura, cerca di scendere a patti, trema, e fin qui lo si può anche arrivare a comprendere.
La cosa che veramente fa rabbia in Don Abbondio è la sua incapacità di portare a termine un compito: ha intrapreso la scelta di essere prete, e viene meno ai suoi doveri alla prima difficoltà! Non ci si aspetta un grande sforzo di coraggio, ma per lo meno un atto di coerenza verso il cammino intrapreso. Ma ovviamente, siccome oltre che codardo ed incoerente è anche pigro, ha scelto di diventar prete per comodità propria. Ah! Proprio una bella persona!
Se ho mai incontrato qualcuno come lui nel corso della vita? Dio, quanto vorrei non averlo fatto!
-Valeria
Salve prof, sono Giorgia Marrone.
RispondiEliminaDon Abbondio è il primo personaggio che incontriamo nei Promessi Sposi, ed è un personaggio fifone e codardo.
E' il classico uomo che teme quelli più potenti di lui, e che cerca sempre un appiglio o una protezione.
Mi è capitato di incontrare qualcuno come lui: un ragazzo codardo e pieno di insicurezze che, pur di non affrontare le brutte situazioni, trovava mille modi per giustificarsi e tirarsi indietro, lasciando che gli altri si occupassero dei suoi problemi.
Grazie a questa esperienza, ho imparato ad "aprirmi gli occhi", e a circondarmi di persone mature e giudiziose.
Spero di non incontrare mai più un "Don Abbondio"!
Cordiali saluti e bentornata :)
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaDon Abbondio rappresenta uno dei protagonisti della storia, nonché il curato incaricato di sposare Renzo e Lucia.
RispondiEliminaEmerge, sin dalle prime pagine di questo romanzo, questo suo carattere molto debole e facile da sopraffare.
Difatti soccomberà a ciò che i Bravi gli ordineranno per paura delle ripercussioni che il suo disubbidire potrebbe far incombere sulla sua persona. Non compiendo il matrimonio dei due promessi sposi, si comprende quanto egli sia chiuso nella sua paura e nell'egoismo, poiché pur di scampare ai guai, viene meno al suo incarico di prete.
Infatti lo stesso Manzoni lo paragona ad un vaso di terracotta costretto a viaggiare in compagnia di molti vasi di ferro, mettendo così in rilievo la sua fragilità. Di codardi in questa società se ne possono inconterare molti, anche se a me non è mai capitato di ritrovarmi in una situazione in cui ci fosse un “Don Abbondio”, ma sicuramente le caratteristiche di quest'uomo sono presenti in ognuno di noi, chi più e chi meno.
Cordiali saluti!
Buona sera prof,sono Emanuele.
RispondiEliminaSe ho mai incontrato un "Don Abbondio"? Magari non l'ho mai incontrato in carne ed ossa, ma forse l'ho sentito nominare da parte di amici, parenti o altre persone.
In realtà la verità è che io, in parte, sono come Don Abbondio: una persona lavativa, che si impiccia poco e che ha paura di immischiarsi nei problemi altrui.
Ho timore, infatti, che nel tempo questo mio carattere possa rendermi più lavativo di quanto io non sia già.
Perciò, cara professoressa, sì, ho incontrato personalmente un Don Abbondio.
Buon proseguimento di serata.
Prof sono sempre io
Elimina"In realtà" è da togliere. Suona male ed è anche brutto da leggere.
Mi scusi per l'errore. Buona serata.
Salve prof sono Salvo.
RispondiEliminaFino al punto in cui ci siamo fermati a leggere il romanzo, Don Abbondio Si è sempre dimostrato un personaggio vile e codardo. Io non ho mai incontrato un Don Abbondio, ma penso che in certe situazioni tutti diventiamo come lui, dato che essere umani, avvolte vuol dire purtroppo anche questo.Comunque spero che Don Abbondio nel corso del romanzo riesca a riscattarsi.
Buona serata.
Salve prof sono giuliana
RispondiEliminain questo primo capitolo don Abbondio si presenta come un personaggio privo di personalità, codardo e che ha bisogno dell'appoggio dei più forti.
Se nella mia vita ho incontrato dei don Abbondio?
Penso di si. Ci sono molte persone avare e codarde che si sentono più forti perché hanno amicizie all'interno dell'ambito lavorativo o scolastico. penso che queste persone non abbiamo compreso che senza i più forti che li aiuteranno non saranno nessuno quindi dovrebbero iniziare a rendersi conto che non hanno bisogno di altre persone ma che si può diventare grandi anche da soli